In questo articolo andremo a parlare della valutazione della sicurezza sismica usando gli stati limite, prendendo come riferimento le normative nazionali ed internazionali.

Le normative attualmente in vigore, sia nazionali (NTC 2018) e internazionali (Eurocodice 8 parte 3), eseguono la verifica sismica di costruzioni esistenti attraverso lo studio dei seguenti punti:

  • Si prende in considerazione un numero variabile di stati limite;
  • A ciascun stato limite si associa una determinata intensità sismica, in funzione di un dato periodo di ritorno medio;
  • Vengono forniti le indicazioni per ottenere un determinato livello di conoscenza;
  • Sono indicati i meccanismi da verificare e i relativi modelli di capacità.

Il percorso si conclude con una verifica finale, attraverso la quale si verifica che le resistenze siano maggiori delle sollecitazioni agenti.

Il procedimento sopra descritto presenta diversi limiti nella valutazione della sicurezza sismica usando gli stati limite, i quali devono essere presi in considerazione in fase di studio e di progettazione.

Il primo limite è la conoscenza completa dell’edificio oggetto di studio, la quale è difficilmente conseguibile per via del costo elevato di numerose prove distruttive e non distruttive.

Per sopperire a questo limite si fa uso dell’esperienza del professionista e di eventuali ipotesi semplificative adottate a favor di sicurezza.

La modellizzazione del costruito e la scelta del metodo di analisi dipendono molto dall’esperienza e dalla qualità del professionista, inoltre lo sviluppo tecnologico dei software di calcolo è in continuo aggiornamento.

Per gli edifici aventi già una certa età, è difficoltoso determinare le capacità di resistenza ultima degli elementi strutturali per i quali non è stato fatto nessun calcolo sismico, in quanto la normativa sismica è “relativamente” recente.

In particolare, quando si studia un edificio in condizioni di collasso si ha una dispersione dei risultati forniti dai modelli utilizzati per valutare le capacità resistenti.

Gli stati limite che normalmente vengono presi in considerazione sono i seguenti:

  • Stati Limite di Danno (SLD): La costruzione subisce danni leggeri, rimanendo utilizzabile e mantenendo l’integrità strutturale.
  • Stato Limite di danno Severo (SLS): La costruzione subisce rotture e crolli di componenti non strutturali, mentre gli elementi strutturali subiscono del danno che ne riducono le capacità resistenti.
  • Stato Limite di prevenzione del Collasso (SLC): La costruzione subisce dei danni molto gravi, azzerando la capacità di resistere ad ulteriori azioni orizzontali.

Bibliografia:

Istruzioni per la valutazione affidabilistitca della sicurezza sismica degli edifici esistenti, autore: CNR, anno 2013.

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