In questo articolo andremo a parlare dei metodi aggiornati di stima degli edifici rurali presenti sul suolo italiano.

Per stima degli edifici rurali si intende la stima di tutti quei fabbricati destinati alle esigenze di coltivazione del fondo, i più comuni risultano quindi essere:

  • Fienili, pagliai;
  • Deposito macchinari;
  • Cantine;
  • Stalle, porcaie;
  • Etc.

Questi fabbricati possono essere visti come una pertinenza, dal punto di vista giuridico, oppure come un miglioramento fondiario, dal punto di vista economico.

Infatti, gli edifici rurali non producono un reddito autonomamente, ma contribuiscono a formare il reddito del fondo in cui sono situati.

Caso diverso per edifici rurali destinati ad abitazione, infatti l’utilizzo non è necessariamente funzionale all’azienda agricola, ma potrebbe essere ad uso abitativo di altri soggetti.

Gli edifici rurali sono esenti da ogni imposta, a patto che vengano rispettati i requisiti di ruralità definiti dalla legge numero 133 del 1994 e dal DPR del 23 marzo 1998, numero 139.

In ogni caso, tutti gli edifici rurali devono essere denunciati presso il catasto relativo ai fabbricati, come detto dalla legge del 26 febbraio 1994, numero 133.

Per una stima degli edifici rurali, bisogna definire concretamente l’utilizzo dell’oggetto di stima, ovvero nel caso in esame:

  • Fabbricato ad uso agricolo;
  • Fabbricato con usi anche diversi da quello agricolo.

A sua volta i fabbricati ad uso agricolo si suddividono in due sottocategorie, ovvero fabbricato necessario alle esigenze del fondo e fabbricato eccedente rispetto alle esigenze del fondo.

Per il caso del fabbricato ad uso agricolo, la stima deve avvenire considerando il più probabile valore di costo, o in alternativa, almeno in via teorica, il valore complementare.

Per quanto riguarda i fabbricati con usi anche diversi da quello agricolo, può essere utile calcolare il valore di trasformazione, ovvero il valore derivato dalla demolizione per liberare terreno da destinare alla coltivazione.

Discorso diverso per i fabbricati aventi destinazione extra agricola, come per esempio gli edifici ad uso abitativo, infatti se il fabbricato è necessario il valore viene stimato in base al costo, se è eccedente si applica il valore di mercato.

Bibliografia:

Nuovo corso di economia ed estimo, Stefano Amicabile, Hoepli Editore,2013.