In questo articolo andremo a spiegare come conoscere la struttura di un edificio in muratura, fornendo le nozioni base e gli aspetti da valutare.

La conoscenza di un edificio in muratura parte dalla rilevazione degli elementi strutturali e non strutturali, al fine di verificare lo stato di salute.

In particolare, l’attenzione va prestata ai probabili meccanismi di collasso che si possono verificare in caso di evento sismico.

Infatti, la qualità degli elementi costituenti l’edificio, come per esempio malta e mattoni, unita alla tipologia costruttiva permette di studiare le situazioni strutturali intrinsecamente deboli in caso di terremoto.

La tipologia costruttiva dipende da diversi parametri, come la disposizione e le dimensioni delle pareti, i collegamenti e la disposizione in pianta degli elementi strutturali.

Una parete in muratura, costruita a regola d’arte, tenderà a comportarsi come un corpo rigido, ovvero con la formazione di cinematismi aventi fratture nette e delimitate.

In caso contrario, ovvero in presenza di parete con gravi deficienze, si avranno dei danneggiamenti diffusi, fessurazioni estese e non regolari, ampie zone disgregate.

Per sapere come conoscere la struttura di un edificio in muratura e valutarne la qualità, bisogna studiare i seguenti aspetti:

  • Forma e dimensione degli elementi costituenti;
  • Tipologia di assemblaggio tra elementi strutturali;
  • Presenza e qualità dei diatoni;
  • Qualità del legante;
  • Condizione di conservazione.

Nel valutare la forma e la dimensione degli elementi costituenti, bisogna valutare il loro comportamento che deve essere il più possibile monolitico, questo si verifica quando sono composti da pietre o mattoni di grandi dimensioni.

Un buon assemblaggio tra i singoli elementi resistenti avviene in presenza filari orizzontali e filari verticali, adeguatamente realizzati.

I filari orizzontali devono essere adeguatamente spessi ed uniformi, mentre i filari verticali necessitano di essere sfalsati.

La presenza di diatoni permette l’ingranamento trasversale della parete oggetto di studio, facendola lavorare come se fosse un corpo unico.

Infine, vi è la qualità del legante, ovvero della malta, la quale permette la trasmissione e la ripartizione delle forze in modo il più possibile uniforme.

La malta viene classificata in base alla sua composizione (es. malta cementizia, pozzolanica) per poi ricavarsi la sua resistenza.

Bibliografia:

Stefano Colombini, Vulnerabilità sismica degli edifici esistenti in cemento armato e muratura, EPC editore, anno 2014.