In questo articolo andremo a parlare della cartografia dell’IGM (Istituto Geografico Militare), descrivendo ogni tipologia di carta prodotta.

La cartografia risulta essere un valido strumento grafico per la pianificazione e l’utilizzo del territorio, essa si divide nei seguenti tipi:

  • Cartografia di base;
  • Carte tematiche;
  • Mappe di sintesi;

Più recentemente:

  • Immagini aree;
  • Immagini da satellite.

A sua volta, la cartografia serve a rappresentare, per via grafica, gli aspetti planoaltimetrici, geografici e toponomastici di un territorio.

Le scale, con cui vengono rappresentate queste informazioni, sono diverse e impiegate in base allo scopo che si vuole raggiungere, le due principali sono:

  • Carte di piccola scala (1:100000 e 1:500000)
  • Carte di grande scala (1:500 e 1:50000)

Esse vengono utilizzate principalmente dall’ I.G.M. (istituto geografico militare), ma sono presenti anche le carte tecniche regionali e le mappe catastali.

L’istituto geografico militare nacque nel lontano 1861 a Firenze, come ufficio tecnico dello Stato Maggiore del neonato Esercito Italiano.

La cartografia dell’IGM (Istituto Geografico Militare), risulta quindi essere la seguente:

  • Le carte topografiche d’Italia, con scale che partono da 1:25000 fino ad arrivare a 1:100000;
  • Le carte d’Italia con scala 1:125000;
  • Le carte “il Mondo”, con scale che partono da 1:500000 a fino arrivare a 1000000;
  • Le carte da satellite, con scala 1:50000.

Le carte topografiche d’italia sono composte da vari elementi, come i fogli, le sezioni oppure le tavolette.

Le carte d’Italia sono composte da fogli, ciascun foglio può contenere una o due regioni italiane, sono carte stampate a colori e riportanti i limiti amministrativi regionali e provinciali.

La carta il Mondo serie 500 è formata, per quanto concerne l’italia, di ben 14 fogli aventi scala 1:50000, mentre la serie 1000 si compone di solo 6 fogli con scala 1:1000000.

Infine, si hanno la carta da satellite formata da 635 fogli aventi scala 1:50000, essa è ricavata dai dati digitali forniti dai satelliti SPOT e risulta stampata in bianco e nero.

Infine, vi è una speciale carta ad uso archeologico, avente scala 1:100000, redata dal ministero dei beni culturali, ma data in gestione, in via temporanea, all’IGM.

Bibliografia:

Nuovo corso di economia ed estimo, Stefano Amicabile, Hoepli Editore,2013.