In questo articolo andremo a parlare dell’isolamento acustico, facendo una miscellanea delle norme attualmente in vigore al fine di dare un quadro completo sulla situazione esistente. Come sempre si cercherà di fornire informazioni utili ed esaurienti, utilizzando un linguaggio semplice e di facile comprensione.

Iniziamo con la definizione di isolamento acustico.

L’ isolamento acustico è l’insieme di interventi atti a ridurre la trasmissione del suono tra due spazi chiusi adiacenti, attraverso l’introduzione di elementi costruttivi e materiali isolanti. Di conseguenza, il fine ultimo dell’isolamento acustico è il miglioramento del confort dell’ambiente preso in esame.

La normativa presa come riferimento nasce alla fine degli anni Novanta, per poi svilupparsi ed approfondirsi a livello regionale, bene iniziamo!

La prima normativa che possiamo prendere come riferimento è la legge del 26 maggio del 1997 numero 447, chiamata “legge quadro sull’ inquinamento acustico”.

Questa legge definisce i criteri fondamentali per la tutela dell’ambiente abitativo interno ed esterno dall’inquinamento acustico. In particolare, l’articolo 8 di questa legge prevede l’obbligo di redigere valutazioni di impatto acustico in caso di opere potenzialmente rumorose, come: attività produttive, aeroporti, discoteche e ferrovie.

L’obiettivo di queste valutazioni è di valutare il livello di rumore nella zona in cui verrà creata l’opera, tramite opportune misurazioni, e di verificare il rispetto dei limiti imposti dalla normativa vigente.

I limiti del rumore generato dalle sorgenti sonore vengono definiti dal D.P.C.M. del 14 novembre 1997, infatti in questo decreto possiamo trovare la classificazione del territorio comunale in aree e per ciascun’area vengono definiti i limiti di emissione espressi in decibel.

Le aree vengono classificate in classi in base alla loro destinazione d’uso (aree industriali, aree ad uso residenziale, etc) e sono numerata dalla I alla VI, mentre i valori di emissione sono distinti tra diurni e notturni.

Arriviamo al recente decreto del 5 dicembre del 1997 per la determinazione dei requisiti acustici passivi negli edifici.

Questo decreto fornisce i valori massimi e minimi riscontrabili all’interno di edifici, come per esempio:

  • Il rumore da calpestio
  • Il rumore esterno
  • Il rumore tra differenti unità immobiliari
  • Il rumore causato da impianti a funzionamento continuo e discontinuo

A questo elenco di norme vanno aggiunte tutte le normative regionali che disciplinano tale materia emanati negli anni.

Bibliografia:

Prontuario tecnico urbanistico ammnistrativo, Fabio Ceccarelli, Maggiori Editore, anno 2017.

Soluzioni progettuali per l’isolamento acustico degli edifici, Corine Bonnaure, Maggioli editore, anno 2012.

Manuale pratico dell’isolamento termico e acustico, Collana Progetto costruzione qualità, Sistemi Editoriali, 2011.

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