In questo articolo andremo a parlare dei travetti in calcestruzzo precompresso posti all’interno dei solai prefabbricati, fornendo le nozioni generali per la loro progettazione.

In questo articolo andremo a parlare dei travetti in calcestruzzo precompresso posti all’interno dei solai prefabbricati, fornendo le nozioni generali per la loro progettazione.

L’elemento resistente all’interno dei solai formati da pignatte in laterizio è il travetto in conglomerato cementizio precompresso.

Questa tipologia di travetti, molto diffusi nel panorama italiano, viene realizzata mediante la tecnologia di precompressione a fili aderenti.

Ovvero, i fili di acciaio ad alta resistenza vengono posizionati su dei banchi, per poi essere tesati e bloccati da dei martinetti idraulici.

L’operazione successiva consiste nel posizionare la cassaforma che andrà a contenere il calcestruzzo ad alta resistenza, con Rck = 40 MPa.

Viene eseguito il getto e dopo 2 – 3 giorni di maturazione, si bloccano i fili metallici, i quali trasmettono per aderenza la forza di compressione, precomprimendo il travetto.

Questa forza di compressione è data dalla forza di tesatura meno le perdite di tensione dovute all’ attrito, al rilassamento e altre cause.

Il travetto viene poi tagliato della lunghezza opportuna per poi essere inserito all’interno del solaio, affiancato da delle pignatte in laterizio.

La forma tipica del travetto risulta quindi essere:

travetti in cemento armato precompresso jpg

Come è facile notare questi travetti lavorano bene a momento positivo, di conseguenza è opportuno utilizzare uno schema statico appoggio – appoggio, con un momento sollecitante massimo pari a (ql2)/8.

Nel caso l’appoggio avvenga su murature o architravi, bisogna eseguire una penetrazione del travetto di almeno 5 o 10 cm.

Al fine di capire meglio la progettazione dei travetti in calcestruzzo precompresso, si esegue il seguente esercizio.

Analisi dei carichi di un solaio precompresso:

Carichi permanenti: 2,8 kN/m2

Sovraccarichi permanenti: 2,5 kN/m2

Sovraccarichi accidentali: 2 kN/m2

Si applica la combinazione agli stati limite ultimi:

G1 = 2,8 kN/m2

G2 = 2,5 kN/m2

Q = 2 kN/m2

1,3* (2,8 kN/m2 + 2,5 kN/m2) + 1,5*2 kN/m2 = 9,9 kN/m2

Interasse tra i travetti = 0,5 m

q = 9,9 kN/m2 * 0,5 m = 5,0 kN/m

Luce massima = 4 m

travetto precompresso

Nel caso in esame i sovraccarichi permanenti vengo presi come compiutamente definiti.

Momento massimo sollecitante: (ql2)/8 = [5,0 kN/m *(4 m)2]/ 8 = 10,0 kNm

Taglio massimo sollecitante: 0,5ql = 0,5*10,0 kNm*4m =20 kN

Si sceglie quindi un 18 + 3.

Bibliografia:

Vincenzo Nunziata, Teoria e pratica delle strutture in cemento armato, Dario Flaccovio editore, anno 2014.