In questo articolo andremo a parlare delle differenze tra le tensioni ammissibili e gli stati limite prendendo come riferimento il cemento armato.

La prima metodologia di calcolo ad essere adottata, in ordine cronologico, fu quella alle tensioni ammissibili (TA).

Essa si basa su criteri prettamente deterministici, ovvero da per certo che tutti i carichi considerati non possano superare il loro valore nominale.

Stesso discorso per quanto riguarda il valore di resistenza, il quale si ricava dividendo la tensione caratteristica per il coefficiente di sicurezza.

Il metodo degli stati limite (SL) è un metodo semi-probabilistico, infatti le azioni applicate sono considerate come non certe, ma aleatorie, perciò sottoposte a procedimenti di combinazione e fattorizzazione.

Allo stesso tempo, all’interno del metodo degli stati limite, coesiste anche l’aspetto deterministico, infatti le resistenze di calcolo si ricavano dividendo le resistenze caratteristiche con dei coefficienti di sicurezza.

Da qui l’appellativo semi-probabilistico.

Per quanto riguarda l’impiego del cemento armato nella progettazione, i due metodi fanno le seguenti ipotesi.

Iniziando con le TA :

  • Conservazione delle sezioni piane;
  • Perfetta aderenza calcestruzzo-acciaio;
  • Resistenza a trazione trascurabile del calcestruzzo;
  • Comportamento lineare.

Mentre per quanto riguarda gli SL :

  • Conservazione delle sezioni piane;
  • Perfetta aderenza calcestruzzo-acciaio;
  • Resistenza a trazione trascurabile del calcestruzzo;
  • Comportamento non lineare.

Le differenze, a livello macroscopico, principali, risultano quindi essere le seguenti.

Gli stati limite sono più completi delle tensioni ammissibili, in quanto:

  • Gli stati limite possono studiare il campo plastico;
  • Possono essere eseguite delle analisi non lineari;
  • Vi è una più ampia casistica di combinazioni di calcolo;
  • Vi è una maggiore vicinanza con i risultati sperimentali.

In linea generale, gli SL sono più complessi delle TA, infatti:

  • Gli SL prendono come riferimento un numero maggiore di combinazioni di calcolo;
  • Vi sono più verifiche da effettuare;
  • Vi sono le analisi non lineari.

Bibliografia:

Alberto Fabio Ceccarelli, Prontuario tecnico urbanistico ammnistrativo, Maggioli editore, anno 2015.

Articoli recenti

Categorie