In questo articolo andremo a parlare delle pitture e vernici nell’ edilizia, fornendo una visione generale sulle caratteristiche e sul loro impiego.

Le pitture e vernici nell’ edilizia hanno lo scopo principale di proteggere e decorare l’elemento su cui vengono applicate.

L’effetto cromatico che una pittura conferisce può essere misurato mediante lo studio delle seguenti caratteristiche:

  • Tinta;
  • Purezza;
  • Chiarezza.

La tinta è un modo per giudicare il colore di un oggetto e le sue relative sfumature, essa viene disciplinata dalla normativa UNI 9810.

Con il termine purezza ci si riferisce alla qualità del colore primario presente in una tinta, essa risulta avere valori massimi quando sono presenti colori primari, mentre degrada quando si usano combinazioni di essi.

La chiarezza dipende dalla percezione del colore riflesso, essa viene definita mediante 7 livelli con l’impiego di una scala dei grigi.

Mentre la saturazione è un giudizio espresso sul grado di purezza che ha un colore rispetto ad un grigio di pari chiarezza.

Dal punto di vista tecnico, i potenziali requisiti richiesti ad una vernice possono essere:

  • Adesione al supporto;
  • Elasticità;
  • Resistenza meccanica;
  • Potere coprente;
  • Pulibilità;
  • Impermeabilità;
  • Stabilità;
  • Inattaccabilità.

L’adesione al supporto è la capacità del prodotto impiegato di non staccarsi, evitando la spiacevole tendenza a sfogliarsi.

Per migliorare l’adesione, è possibile impiegare un materiale capace di legarsi bene al supporto e alla successiva coloritura.

L’ elasticità di una vernice rappresenta la capacità di adeguarsi alle deformazioni termiche del supporto e alle microfessurazioni che si possono sviluppare nel tempo.

Sempre nell’ambito meccanico, la vernice deve possedere una resistenza tale da resistere alle sollecitazioni provocate da strofinio, urti e vibrazioni.

L’impermeabilità è una caratteristica del prodotto, quando non deve assorbire né lasciarsi attraversare dall’acqua liquida.

Dal punto di vista tecnico ed economico, assume un ruolo importante la stabilità, ovvero la sua capacità di non degradarsi e alterarsi nel corso del tempo.

Infine, si ha l’inattaccabilità, ovvero la capacità dei prodotti di non consentire la proliferazione di flore batteriche o muffe sulla superficie.

Bibliografia:

Gian Luigi Rinaldi, Disegno e progettazione tecnologia dei materiali e delle costruzioni, Zanichelli editore, anno 1997.