In questo articolo andremo ad introdurre i parametri della vulnerabilità sismica secondo le NTC 2018 (Norme tecniche per le costruzioni 2018).

La definizione di vulnerabilità sismica, più comunemente utilizzata, risulta essere la seguente:

La vulnerabilità sismica è la predisposizione di una costruzione a subire dei danni a causa di un evento sismico”.

parametri della vulnerabilità sismica, per essere definiti in maniera sintetica, necessitano di essere coincisi, sia qualitativi e quantitativi, riferiti alle caratteristiche strutturali in esame, permettendo l’analisi del livello di danno causato da un’azione sismica.

La scelta dei parametri da utilizzare dipende dalla tipologia di danno che si vuole investigare, infatti esistono diverse tipologie:

  • Danno strutturale;
  • Danno economico diretto;
  • Danno economico totale;
  • Danno apparente.

Il danno strutturale consiste nella diminuzione della capacità portante della struttura per via di un evento sismico.

Il danno economico diretto è la riduzione di valore della costruzione dopo un terremoto.

Il danno economico totale comprende una serie oneri finanziari, come: danno economico diretto, mancante entrate oppure perdita di clientela).

Infine, si ha il danno apparente, ovvero le modifiche visibili delle condizioni dell’edificio.

Una volta analizzata la tipologia di danno che si vuole studiare, si esaminano i parametri della vulnerabilità sismica secondo le NTC 2018, soffermandosi, in maniera particolare, sul capitolo 7.

La predisposizione di un edificio a subire un danno per via del sisma dipende dalla sua regolarità, sia in pianta che in altezza.

A tal proposito si può fare riferimento al paragrafo § 7.2.1 il quale fornisce i criteri di regolarità in pianta ed in altezza.

In maniera succinta, un edificio è regolare in pianta quando presenta le seguenti caratteristiche:

  • La distribuzione delle masse e delle rigidezze è simmetrica;
  • Il rapporto dei lati del rettangolo che circoscrive l’edificio è minore di 4;
  • Rigidezza degli orizzontamenti.

Mentre per la regolarità in altezza:

  • Massa e rigidezza sono costanti (o variano molto gradualmente) lungo l’altezza dell’edificio;
  • Rientri e sporgenze limitati.

Infine, vi sono altri parametri che possono influenzare la vulnerabilità sismica, come:

  • La distanza tra costruzioni contigue;
  • L’altezza massima degli edifici.

Qualora vi siano degli edifici adiacenti bisogna considerare la possibilità che si verifichi un fenomeno di hammering, meglio noto come martellamento.

Ovvero quando un edificio, per via di un’azione sismica, oscillando va ad urtare l’edificio contiguo.

Bibliografia:

Stefano Colombini, Vulnerabilità sismica degli edifici esistenti in cemento armato e muratura, EPC editore, anno 2014.

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