In questo articolo andremo a definire la lunghezza di ancoraggio e la lunghezza di sovrapposizione di una barra d’acciaio, fornendo, allo stesso tempo, alcuni consigli utili per la loro disposizione.

La lunghezza di ancoraggio e la lunghezza di sovrapposizione di una barra d’acciaio sono gli aspetti, forse più importanti, della carpenteria riguardante il cemento armato.

L’ancoraggio ha infatti il compito di “ancorare” i vari elementi in cemento armato tra loro, garantendo la continuità del materiale e sfavorendo fenomeni come, per esempio, lo sfilamento.

Infatti, per quanto riguarda l’ancoraggio tra le barre di armatura di una trave e quelle di un pilastro, si hanno le seguenti tre casistiche:

lunghezza di ancoraggio sovrapposizione italia

Normalmente la piegatura avviene con un angolo di 90°, vedere il secondo esempio, mentre, per permettere un più facile passaggio del calcestruzzo, è possibile utilizzare piegature con angoli inferiori ai 90°.

L’ancoraggio che non prevede nessuna piegatura, vedere l’ultimo esempio, è assolutamente da evitare in quanto non garantisce un corretto inserimento tra la trave e il pilastro.

La lunghezza di piegatura, posta all’estremità dei ferri, deve essere almeno 20 volte il diametro della barra longitudinale piegata (20 φ).

La lunghezza di ancoraggio, ovvero la penetrazione della barra orizzontale all’ interno del pilastro è fornita dalla seguente formula:

lunghezza di ancoraggio sovrapposizione italia barre

Dove:

φ è il diametro della barra longitudinale;

fb,d è la resistenza tangenziale di aderenza di progetto;

fy,d è la resistenza di progetto dell’acciaio.

Per quanto riguarda le lunghezze di sovrapposizione, le norme tecniche per le costruzioni (NTC 2018), riportano nel paragrafo 4.1.6.1.4, quanto segue:

sovrapposizione, calcolata in modo da assicurare l’ancoraggio di ciascuna barra. In ogni caso la lunghezza di sovrapposizione nel tratto rettilineo deve essere non minore di quanto prescritto al § 4.1.2.3.10. La distanza mutua (interferro) nella sovrapposizione non deve superare 4 volte il diametro.”

Una buona norma progettuale è quella di porre, come lunghezza di sovrapposizione 40 φ in zona compressa e 80 φ in zona tesa.

In quanto, in zona compressa lo sforzo assiale contribuisce a limitare fenomeni di sfilamento, mentre in zona tesa, lo sfilamento risulta favorito dalla trazione necessitando, quindi, di una lunghezza di sovrapposizione maggiore.

Bibliografia:

Vincenzo Nunziata, Teoria e pratica delle strutture in cemento armato, Dario Flaccovio editore, anno 2014.

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